‘ Vivrò per sempre’. Romanzo autobiografico di Patrizia Ferrante
Villamarzana, Rovigo – Sabato, 13 ottobre 2018, a Gognano di Villamarzana, la facciata di villa Cagnoni Boniotti è illuminata a festa. Molti ospiti sono attesi. Persone in gruppo, coppie, donne giovani e meno giovani vestite con eleganza, qualche famiglia con bambini, amici e amiche che hanno risposto all’invito, via Facebook, di Patrizia Ferrante, autrice di un romanzo dal titolo che è una sfida: ‘Vivrò per sempre’. 
Sistemati tutti i convenuti nell’ampia sala destinata ai convegni, l’organizzatrice dell’evento, Patrizia Ferrante, bella ed elegante signora, dal sorriso aperto e dai modi raffinati, ha enunciato il ricco programma della serata, organizzata per  festeggiare l’uscita del romanzo che racchiude la sua vita, intessuta di gioie e di dolori, di emozioni e difficoltà che, tuttavia, non hanno mai  cancellato la sua fiducia nel futuro e il bisogno di amare ed essere amata.  ‘Vivrò per sempre’ è lo scrigno dei ricordi, ancora vivi e palpitanti,  che hanno tracciato il percorso di Patrizia sul sentiero della vita.
      ” Rimasta vedova nel dicembre del 2016, ho accettato la sfida dei miei figli di scrivere un libro sulla vita che avevo trascorso fino ad allora. ” – dichiara l’autrice  nella prefazione dell’opera.  “Tuttavia non mi sentivo oppressa dalla solitudine: l’amore di Ermanno continuava a scaldarmi il cuore. Il 16 dicembre è iniziata la mia avventura. Presa la penna e un foglio bianco, la mia mano ha iniziato a scrivere come se un’anima la governasse……..non riuscii più a fermarla. Ermanno era la mia mano e credo che questo libro sia il suo ultimo atto d’amore”.
     E’ una storia d’amore realmente vissuta quella racchiusa nelle oltre 300 pagine di ‘Vivrò per sempre’. Un cammino a due che non ha mai conosciuto incertezze o delusioni. Rafforzato ogni giorno dalla reciproca passione e dalla condivisione di scopi e valori. Attorno a Riccardo e Viola – nomi fittizi dei protagonisti – c’è tutta la bellezza della natura: una campagna rigogliosa di frutti, ricca di colori e profumi che regalano gioia ad ogni momento della giornata. Una esistenza tranquilla in un paese dove tutti si conoscono e sono amici. Dove la fede nel Creatore e nella Provvidenza è un valore assoluto. Una luce tenuta costantemente accesa da don Mario, la guida spirituale della piccola comunità. Inesauribile fonte di saggezza, il sacerdote, quasi insignito del ruolo di comprimario nello svolgersi di questo romanzo, sa rintracciare in ogni occasione della vita, lo spunto per esaltare la saggezza, bontà e amore di Dio verso il suo popolo.
    A presentare il libro ha provveduto la stessa autrice trasmettendo all’ auditorio, attentissimo, le emozioni che lei stessa riviveva ricordando l’amore assoluto e indissolubile che l’ aveva legata a Ermanno. Il dolore infinito che l’aveva tormentata dopo la sua perdita fino a quando la Provvidenza divina non ha istillato nel suo cuore la certezza che dalla morte si rinasce e questo sarà per sempre. E Patrizia non poteva tralasciare le gioie della maternità, la tenerezza di veder crescere i tre figli  e  realizzare il loro progetto di vita. Infine, la soddisfazione incredibile di poter presentare quel libro che racchiudeva la sua vita e  si era fatto notare al Salone del libro di Torino. Il suo romanzo che, da quella sera, avrebbe iniziato un importante giro di presentazioni.
      A rendere ancor più coinvolgente la sua esposizione è intervenuta la splendida voce della soprano Jessica Rizzato che ha regalato ai presenti l’interpretazione di alcuni brani indimenticabili.
       Per concludere, Patrizia Ferrante ha voluto spiegare il motivo che l’aveva indotta a organizzare quella cena aperta liberamente a tante persone. ” Ho voluto  mettere in pratica quello che racconto nel mio libro. Nella mia casa non si organizzavano feste particolari ma ogni giorno era una festa in famiglia. Il cibo non serviva solo a saziare il corpo ma anche a saziare l’anima ed è qualcosa di particolare per l’impegno che si mette nel prepararlo e la gioia nel condividerlo.Questo è un grande valore da preservare perchè a tavola si risolvono tanti problemi e difficoltà. Tra tanti tipi di amori sbandierati in tutti i modi, l’amore vero significa unire in tutte le implicazioni possibili, sessuale compresa”.
Lauretta Vignaga