Rovigo, Veneto – E’ stata una delle mostre più visitate di Palazzo Roverella. Con un risultato di circa 40.000 visitatori, ‘ Arte e Magia’ si è classificata tra i maggiori successi espositivi nell’elenco delle grandi mostre rodigine. E in contemporanea con la capofila si sono concluse anche le due esposizioni collaterali: la sezione archeologica della Pinacoteca dei Concordi, nello stesso Palazzo Roverella, e la quadreria ospitata a Palazzo Roncale. Sommando  i biglietti delle tre esposizioni il numero dei visitatori sale a 44.000, confermando che le mostre sono una delle principali attrattive anche per le scuole. Infatti gli studenti che hanno partecipato ai laboratori e  alle visite guidate per ‘Arte e Magia’ ha registrato quasi 10.000 presenze, tra le province di Padova e Rovigo.
        Concluso un evento, già  se ne sta preparando un altro: il 23 marzo, infatti, Palazzo Roverella spalancherà le porte alla fantasia e al divertimento con uno dei giochi più semplici e genuini che rimandano all’infanzia e alle riflessioni sulla vita, sul tempo che passa, sul mondo che gira e sul destino: le giostre. Una mostra sfaccettata e divertente, in grado di suscitare nel pubblico un vero e proprio ‘effetto – giostra’. La curatrice è Roberta Valtorta, di nuovo in Polesine dopo la realizzazione, nel 2017,  di ‘Terra senz’ombra. Il delta del Po negli anni Cinquanta’, ampia retrospettiva delle immagini del fotografo Pietro Donzelli dedicata al Polesine.
  A proporla, dal 23 marzo al 30 giugno 2019, è naturalmente la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo insieme al Comune di Rovigo e all’Accademia dei Concordi. Per essa Roberta Valtorta sta lavorando in collaborazione con Mario Finazzi per ciò che riguarda la pittura,  e con  Dario Cimorelli per la parte dedicata ai giocattoli.
  Il Polesine, da sempre terra di giostre e giostrai, in particolare nel territorio di Bergantino, realizza giostre destinate ai parchi di divertimento e agli spettacoli viaggianti di tutto il mondo, ed è con il Museo della Giostra e dello Spettacolo Popolare di Bergantino – Rovigo, che questa mostra  si allaccia, indagando  il passato di una grande tradizione, presentando il tema della giostra in chiave soprattutto sociale, affidandosi a grandi fotografi e  grandi artisti che l’hanno presentata nelle loro opere.  In mostra,  vengono proposte immagini di giostre grandi e piccole, così come sono state raffigurate soprattutto in fotografia, ma anche in pittura, grafica, nei numerosissimi giocattoli, nei modellini, fino ai carillon. Presenti anche “pezzi” di antiche giostre come organi e cavalli di legno.
La struttura della giostra è stata infatti ampiamente rappresentata in mille forme di straordinari giocattoli meccanici per bambini ma anche per adulti, carillon,  orologi e soprammobili, divenuti nel tempo oggetto di collezionismo.
L’ampia sezione di fotografie raccoglie  opere di più di sessanta importanti fotografi dall’Ottocento a oggi. Tra queste quelle di:  Celestino Degoix e di Arnoux; quelle della Parigi d’inizio ‘900  di Eugène Atget e dei Frères Seeberger; le foto degli anni Quaranta- Sessanta di Henri Cartier Bresson, Mario Cattaneo, Cesare Colombo, Bruce Davidson, Robert Doisneau, Eliot Erwitt, Izis, Mario Giacomelli, Paolo Monti, Willy Ronis, Lamberto Vitali, David Seymour. Per  l’epoca contemporanea, le immagini di Bruno Barbey, Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, John Batho, René Burri, Stefano Cerio, Raymond Depardon, Luigi Ghirri, Paolo Gioli, Guido Guidi, Jitka Hanzlovà, Guy Le Querrec, Raffaela Mariniello, Bernard Plossu, Pietro Privitera, Francesco Radino, Ferdinando Scianna.
La mostra è arricchita da una selezione di opere pittoriche, a cura di Mario Finazzi. Tra esse un importante dipinto sul tema di Giacomo Balla conservato al Museo del Novecento di Milano, accanto a manifesti di fiere di paese e sagre popolari. Importante anche l’installazione dell’artista contemporanea Stephen Wilks “Donkey Roundabout” e le citazioni del film di Adriano Sforza “Jodi delle giostre”, vincitore del David di Donatello 2011.
Lauretta Vignaga